Els retrets de Beatrice



Dante, Niccolò Agliardi.
Àlbum De casa a casa, 2008



C'era un solo modo per restare nella mente di tutti...
Scrivere una storia così furba che non desse sospetti.
Ho fatto parlare cento bocche e non ho chiesto il permesso.
Un modo come un altro che serviva a celebrare me stesso..

Ma un giorno,
che scrivo e non mi do pace,
sento arrivare Beatrice
che si lamenta dietro di me...

“ AMORE MIO, LA SMETTI
DI PARLARE SEMPRE DI TE?!
AMORE MIO, LA SMETTI
MA CHE RAZZA DI GIOCO E' ?
SE MI HAI PORTATO IN CIELO,
MA MAI NEMMENO UN FIORE...
SE AVESSI SCRITTO DI MENO, E FATTO PIU' SPESSO L'AMORE...”

E quando fu difficile e rischioso collocare qualcuno,
lo mi invento un purgatorio per non tralasciare nessuno...

Che bello,
Poter decidere io,
E scavalcare anche Dio...
Scavalco tutti; non l'urlo suo...

“ AMORE MIO, LA SMETTI
DI PARLARE SEMPRE DI TE?!
AMORE MIO, LA SMETTI
MA CHE RAZZA DI GIOCO è ?
SE MI HAI PORTATO IN CIELO,
MA MAI NEMMENO UN FIORE...
SE AVESSI SCRITTO DI MENO, E FATTO PIÙ SPESSO L'AMORE... “

“ AMORE MIO, LA SMETTI
DI PARLARE SEMPRE DI TE?!
AMORE MIO, LA SMETTI
MA CHE RAZZA DI GIOCO E' ?
SE TU MI PORTI IN CIELO,
NON MI REGALI UN FIORE...
MA SCRIVI UN PO' DI MENO, E PROVA STANOTTE L'AMORE...”

Ma l'arte,
e le mie rime incrociate,
lo vedi, sono parole sprecate se,
Beatrice,
con tre parole mi dice che:
Che ho perso tempo.
Che ho perso tempo a spiegare me...

A spiegare… Ho perso…

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